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Corrie Ten Boom

Cornelia Arnolda Johanna, conosciuta come "Corrie" ten Boom (1892–1983) era la più piccola di quattro figli. Il padre era un orologiaio e la famiglia viveva nella casa sopra il negozio ad Harlem, in Olanda.
La fede ispirava tutta la famiglia a vivere servendo la società e offrendo riparo, cibo e denaro ai bisognosi.

Dopo la morte della madre e una delusione amorosa, Corrie divenne la prima donna orologiaia qualificata in Olanda e negli anni Venti del '900, oltre a lavorare nel negozio del padre, isituì un club per ragazze adolescenti volto a fornire una formazione religiosa oltre a lezioni di arte, cucito e tecniche artigianali.

Nel 1940, iniziò l'occupazione nazista dell'Olanda e durante la guerra la casa dei ten Boom divenne il rifugio di ebrei, studenti e intellettuali. Uno stanzino segreto, largo appena come un piccolo armadio, era costruito dietro un falso muro nella stanza da letto di Corrie e poteva contenere fino a sei persone che dovevano rimanere in piedi ferme, quasi trattenendo il respiro. Un rudimentale sistema di ventilazione consentiva il ricambio di aria. Quando si svolgevano delle retate nel quartiere, un campanello in casa segnalava il pericolo, dando ai rifugiati appena più di un minuto per raggiungere il nascondiglio.
L'intera famiglia ten Boom divenne attiva nella resistenza olandese, a rischio della propria vita per nascondere i ricercati dalla Gestapo. Alcuni rimanevano poche ore, altri rimanevano per diversi giorni fino alla localizzazione della prossima "casa sicura". Corrie divenne una leader del movimento, a supervisione di una rete di "case sicure" in tutto il paese. Tramite queste attività, è stato stimato che siano stati salvati circa 800 ebrei.

Nel febbraio 1944, un informatore fece una soffiata ai nazisti riguardo le attività di ten Boom. La Gestapo fece irruzione in casa dopo averla tenuta sotto stretta sorveglianza e in una giornata arrestarono 35 persona, inclusa l'intera famiglia. Gli unici scampati furono le sei persone nel nascondiglio che rimasero lì dentro per tre giorni.

Il padre di Corrie, all'epoca 84enne, morì in prigione a Scheveningen, mentre Corrie e sua sorella Betsie furono mandate nel campo di concentramento di Ravensbrück. Betsie morì in quel campo nel dicembre 1944 e Corrie fu rilasciata dodici giorni.

Tornata in Olanda dopo la guerra, Corrie mise su un centro di riabilitazione per i sopravvissuti ai cambi di concentramento, ma nello spirito cristiano in cui si muoveva, accolse anche coloro che avevano collaborato con i tedeschi. Nel 1946 diede inizio a un ministro su scala mondiale che la portò a visitare oltre 60 paesi.

Ha scritto anche diversi libri, tra cui il bestseller in cui racconta la sua esperienza durante la guerra: The Hiding Place (pubblicato in italiano come Il nascondiglio), diventato successivamente anche un film.

All'età di 85 si trasferì in California, ma ebbe una serie di ictus che la lasciarono paralizzata e incapace di parlare. Morì poi il giorno del suo 91° compleanno.