Archeologia e Vecchio Testamento
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Le straordinarie prove che gli studi archeologici forniscono a sostegno della veridicità del messaggio contenuto nel Vecchio Testamento.
ISBN: 9788834415122
Produttore: Armenia
Codice prodotto: 9788834415122
Peso: 0.140kg
Rilegatura: Brossura
Lingua: Italiano

Capitolo gratuito

CAPITOLO PRIMO

Il Vecchio Testamento è storicamente affidabile?

Che importanza ha?

La Bibbia si presenta come un insieme di fatti concreti. In ambito storico dichiara di narrare eventi realmente accaduti. Anche per quanto riguarda la comunicazione con Dio (e cioè le profezie, gli ordini impartiti a profeti o sovrani e il giudizio sulle azioni umane), essa afferma ugualmente di basarsi su realtà di fatto. Per poter credere a quanto riportato nella Bibbia è fondamentale poter verificare la sua precisione e la sua veridicità.

La Bibbia è l’unico dei testi sacri che ordini ai suoi lettori di «esaminare ogni cosa» (1 Tessalonicesi 5, 21). Ciò significa forse porre sotto esame la Bibbia stessa? In un certo senso sì, per lo meno fino al momento in cui si riesca a determinare con precisione che essa è realmente ispirata da Dio. Una volta convinti dell’ispirazione divina del testo biblico sarà possibile credere anche alle parti più difficili da comprendere, dal momento che Dio non commette errori.

Perché la Bibbia dovrebbe ordinarci di compiere una verifica di questo genere? Molto semplicemente, per porre le distanze da altri testi che affermano di provenire da Dio. Una fede «cieca» può spingerci a fare affidamento su un messaggio falsamente proveniente
da Dio.

Altri libri sacri affermano di avere basi storiche, pur senza dare prova di ciò. Oppure asseriscono di essere ispirati da Dio, senza fornire dimostrazioni reali di tale ispirazione (ad esempio, senza una verifica accurata del compimento delle loro profezie). A volte si arriva a far uso di tecniche emotive, ricorrendo alle «sensazioni» come fossero una prova. O in alternativa una religione può utilizzare argomentazioni filosofiche per dimostrare che il proprio libro sacro è veritiero. Ma se qualcosa provenisse realmente da Dio, non farebbe forse mostra di una grande precisione? La Bibbia lo fa. Non darebbe forse Dio un segnale evidente della Sua presenza ispiratrice? Nella Bibbia ciò avviene. Essa contiene testimonianze storiche che si sono dimostrate suffragate dai fatti, è stata tradotta da manoscritti attendibili e rappresenta una guida affidabile per le ricerche archeologiche. Inoltre, il testo biblico è ricco di prove che dimostrano l’origine divina della sua ispirazione, con centinaia di profezie rivelatesi corrette, intuizioni scientifiche e prove nascoste.

La precisione del Vecchio Testamento è essenziale al messaggio biblico:

1. Rivela la potenza, la natura e le aspettative di Dio.
2. Dimostra il nostro bisogno di un Salvatore.

3. Definisce il piano redentore di Dio.

4. Verifica l’ispirazione divina della Bibbia, tramite la precisione assoluta delle sue profezie.

5. Promette la venuta di Gesù Cristo.

6. Conferma che Gesù è il Messia, tramite il perfetto compimento delle profezie a Lui relative.

L’archeologia rappresenta uno strumento che conferma l’esattezza storica della Bibbia. Soltanto un secolo fa alcuni pensavano che le scoperte archeologiche avrebbero palesato la falsità di quanto riportato nel testo biblico. Al contrario, le ricerche hanno avvalorato molti eventi in esso narrati, fino al minimo dettaglio. Alcuni dei più grandi scettici si sono trasformati nei principali sostenitori dell’attendibilità della Bibbia, ed essa viene comunemente impiegata come fonte di informazioni negli studi archeologici.

I fondamenti storici

Se Dio ispirò la Bibbia, questa dovrebbe essere assolutamente precisa. Abbiamo conferme storiche di ciò?
è fin troppo ovvio che se il Dio creatore dell’universo ispirò alcuni autori allo scopo di comunicare con noi, la Sua Scrittura non dovrebbe contenere alcun errore. Le prove storiche, tuttavia, differiscono da altri tipi di prove.
1. Quali caratteristiche hanno le prove storiche?
La prova analitica viene impiegata per dimostrare cose che esistono per definizione (ad esempio, 2 + 2 = 4 e altri calcoli matematici e scientifici).
La prova statistica viene impiegata per dimostrare un dato evento in rapporto alla maggiore o minore probabilità che esso avvenga (ad esempio, la probabilità che qualcuno vinca alla lotteria, o che Gesù e le profezie sul Messia siano correlati uno alle altre).

La prova legale viene impiegata per confermare gli eventi storici (ad esempio, che Alessandro Magno conquistò Israele, o che Giulio Cesare o i fatti riportati nella Bibbia sono reali).

è quindi impossibile «provare» un qualsiasi fatto storico nello stesso senso in cui possiamo provare le equazioni matematiche o definire il grado di probabilità di un evento. In ambito storico abbiamo a disposizione solamente testimonianze oculari (scritte e verbali) e prove circostanziali, dello stesso tipo di quelle impiegate nel sistema giudiziario.


2. Possediamo prove storiche attendibili
a favore della Bibbia?
A favore della Bibbia possediamo di gran lunga il maggior numero di prove documentali rispetto a qualunque altra cronaca storica. Tali prove sono palesi nell’abbondanza e nell’affidabilità dei manoscritti della Bibbia e nei ritrovamenti archeologici che supportano i racconti degli eventi in essa narrati (vedi pagg. 48-109).
3. Quale significato hanno le prove storiche della Bibbia?
Le prove «legali» (derivanti dall’archeologia e dai manoscritti) contribuiscono a confermare quanto contenuto nella Bibbia. Non possono «provare» che tali eventi sono effettivamente avvenuti, ma forniscono alla Bibbia il massimo grado possibile di credibilità. Quando le prove legali sono utilizzate accanto ad altre prove della comunicazione divina (ad esempio, le profezie, le intuizioni scientifiche e le prove nascoste) ciò aiuta a confermare che Dio esiste, che comunica con noi e che il messaggio biblico rappresenta il Suo vero messaggio agli uomini (vedi gli altri testi della collana Le prove per credere per informazioni specifiche sull’argomento). Le testimonianze storiche relative alla Bibbia sono molto più numerose di quelle connesse a qualunque altro antico documento mai redatto. Spesso altri libri sacri esibiscono basi storiche scarse o inesistenti.

Nella stessa collana:
Le prove per cruder

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