Il libro dei Galati rivela che nell'economia di Dio, Cristo sostituisce la legge opponendo la religione alla tradizione.
Le chiese della Galazia avevano iniziato bene, ricevendo lo Spirito attraverso la fede, ma ora cercavano di essere perfezionate dalla carne attraverso la legge (3:3).
I giudaizzanti avevano sedotto i Galati in modo che considerassero le ordinanze della legge al di sopra del Figlio del Dio vivente. Paolo risponde dicendo ai Galati che Cristo "ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre" (1:4).
In questo libro, il "presente secolo malvagio" non è il mondo secolare, ma il mondo religioso nella sua manifestazione attuale, che distrae il popolo di Dio dalla persona vivente del Figlio.
Questo libro espone l'incapacità sia della legge che della circoncisione, mostrando che la legge non può impartire la vita per rigenerarci e che la circoncisione non può stimolarci a vivere come nuove creature.
Ma il Figlio di Dio che si è rivelato in noi può vivificarci per renderci una nuova creatura, e il Cristo che vive in noi può offrirci le ricchezze della sua vita per vivere da nuove creature.
Il desiderio del cuore di Dio non è che noi osserviamo la legge, ma che suo Figlio si riveli in noi, operi in noi, viva in noi e si formi in noi affinché lo conosciamo, lo accogliamo come nostra vita e diventiamo figli di Dio individualmente e famiglia della fede corporalmente.
Il libro dei Galati rivela che il Cristo crocifisso, e non la legge con le sue ordinanze, è il centro dell'economia di Dio.