La biografia di Abramo segna una nuova suddivisione nelle Scritture.
I primi undici capitoli di Genesi narrano circa duemila anni di storia a ritmo piuttosto serrato, e comprendono la creazione, il peccato originale, una genealogia, la storia di Noè e del diluvio, una lista dei discendenti e delle nazioni che derivano da Noè, la torre di Babele e un'altra genealogia.
Poi, a partire dai primi versetti del capitolo dodici, il ritmo si rallenta in maniera cospicua.
Ci vorrà tutto l'Antico Testamento per narrare gli eventi di altri duemila anni e i prossimi tredici capitoli di Genesi, che parlano di Abramo, per narrare le vicende del primo secolo.
Perché le Scritture rallentano il ritmo, concentrandosi sulla vita di alcuni uomini?
Principalmente perché ora il messaggio evangelico inizia in maniera più dettagliata.
Il popolo da cui nascerà il Redentore del genere umano ha i suoi inizi in Abramo.
Lo si vede nel patto che Dio stabilisce con lui e che è molto prominente nella descrizione biblica della vita di Abramo.
La promessa principale del patto è la promessa di una progenie per Abramo, che sarebbe diventato il padre dei Giudei.
Il più grande adempimento della promessa è però in Gesù Cristo, che venne a noi come parte del popolo ebraico.
Abramo lo comprese, non chiaramente come noi, ma quanto basta per permettere a Cristo di dire agli Ebrei: «Abramo, vostro padre, ha giubilato nella speranza di vedere il mio giorno; e l'ha veduto, e se n'è rallegrato» (Giovanni 8:56).
Lo studio della vita di Abramo sarà un'esperienza non solo istruttiva e soddisfacente, ricca di verità evangeliche, ma anche molto utile, insegnandoci a vivere per fede nella Parola di Dio.
Il Vangelo comprende infatti non solo la salvezza dell'anima, ma anche una nuova vita di fede.
I successi e i fallimenti di Abramo insegneranno delle lezioni utilissime a chi studierà diligentemente la Parola di Dio.