Testo enigmatico e teologicamente ricco nell'argomentazione, di anonimoautore e ignoto destinatario.
La data della sua redazione è incerta, magli esperti sono inclini a collocarla a cavallo tra II e III secolo.
Citato soprattutto per la definizione dei cristiani come "anima delmondo", che il Vaticano II accoglie in "Lumen gentium 38", il suomanoscritto è pervenuto in maniera del tutto accidentale verso la metàdel secondo millennio, mentre nessuna fonte antica ne parla.
Il volumepropone il testo greco con una traduzione e un apparato di noteintroduttive ed esplicative, sia nell'introduzione, sia lungo l'interaopera.