Il tuo account

Dall'Islam a Cristo - Storie di vite vissute

Dall'Islam a Cristo - Storie di vite vissute

  0.00
Tra le 16 e le 30 copie disponibili in circa 2 settimane (ulteriori in arrivo)
Prezzo regolare:  9.30 SFr
Nostro prezzo  5.60 SFr
Risparmi:  3.70 SFr (39%)
Le testimonianze contenute in questo libro confermano che la potenza di Dio può trasformare le vite di tanti islamici. Queste storie tiincoraggeranno a pregare per i musulmani che vivono intorno a te...
Produttore:
Centro Evangelico Modenese
Codice prodotto: 1001000007944
Peso: 0.190kg
Rilegatura: Brossura
Lingua: Italiano

Capitolo gratuito

L’UOMO NELLA CAPPELLA

Sabiha (Algeria)

Allora non me ne resi conto, ma adesso, ripercorrendo la mia vita sino all’infanzia, mi rendo conto di quanto io sia stata privilegiata rispetto a tante altre ragazze della mia generazione. I miei genitori hanno fatto molto per me e ne sono veramente grata.
Sono cresciuta in Algeria in un’epoca in cui la maggior parte delle ragazze, dopo un paio di anni di scuola, era costretta a restare poi a casa, a portare il velo e ad essere data in matrimonio al più presto. Io, non solo potei studiare, ma, pur essendo mio padre un convinto musulmano (come tuttora è), mi mandò a studiare in una scuola cattolica romana senza vergognarsene, poiché queste istituzioni godevano di una buona fama quanto a disciplina e qualità dell’insegnamento.
L’unica cosa alla quale non potevo partecipare, a causa della mia provenienza islamica, erano le funzioni religiose. Forse fu proprio per questo che la fede cristiana mi attirò. Da bambini si è curiosi di tutto, soprattutto delle cose che vengono espressamente proibite.
Accanto alla nostra scuola c’era una piccola cappella per gli allievi cattolici; io nutrivo un’intensa curiosità di sapere com’era fatta all’interno. Tuttavia non ebbi il coraggio di andare a vederla di nascosto perché, se mio padre lo fosse venuto a sapere, per me sarebbe stata la fine del mondo. Un giorno però non resistetti più: raccolsi tutto il mio coraggio e chiesi ad una delle suore se, in via del tutto eccezionale, potevo dare un’occhiata dentro alla cappella. La suora mi guardò attraverso i suoi occhiali sgranando gli occhi, piena di stupore e alla fine disse: “Tu sai Sabiha che questo è contro le regole, però…” (deve aver avuto pietà di me) “…solo per un attimo e a patto che non ne parli con alcuno”.
Stentai a crederle e non me lo feci ripetere una seconda volta. Poco dopo mi trovai, con il cuore palpitante, nell’atmosfera crepuscolare della cappella, dove le candele spandevano una luce fioca. C’era un profumo dolce d’incenso e tutto all’interno era così pieno di pace e di silenzio che trattenni il respiro. Il mio sguardo scivolò dai banchi di mogano all’altare e da lì risalì alla vetrata policroma. Attraverso le figure colorate e unite a piombo filtrava un raggio di sole, che gettava una luce azzurra e misteriosa su una croce scolpita posta in una nicchia. Provai un senso di ribrezzo: su quella croce c’era un Uomo. Le Sue mani ed i Suoi piedi erano trafitti con dei chiodi lunghi ed aguzzi e la Sua testa, incoronata da spine, era reclinata sul petto.
La tortura così raffigurata era così crudele che fui percorsa da un forte tremore che scosse tutto il mio corpo. Come potevano degli esseri umani fare una cosa del genere ad un loro simile? Quest’Uomo rappresentava il Cristo? Perché era raffigurato in quel modo tanto orrendo? Sapevo che la croce simboleggiava il Cristianesimo; si vedevano croci sulle chiese e sulle cattedrali, ma questo…! Com’era possibile che una cosa simile fosse stata fatta al Messia di Dio?
Perché aveva dovuto soffrire così?
A lungo, l’immagine di quell’Uomo torturato mi restò impressa nella mente mentre il mio cervello tentava febbrilmente di comprendere chiedendosi continuamente come l’Onnipotente poteva aver permesso una cosa simile! Non riuscivo a togliermi dalla testa l’idea che quel Cristo avesse subito una pena ingiusta. Ma ogni volta che ponevo qualche domanda mi veniva risposto: “Tu appartieni all’Islam. Queste cose sono solo per i cristiani. I cristiani credono che Gesù sia stato crocifisso per i loro peccati”.
PECCATI! Dunque i peccati erano il male che gli uomini commettevano? Ma da dove veniva il male? Il mondo ne era pieno… Se Dio esisteva (e di questo non avevo dubbi) non aveva una soluzione?
Trascorsero gli anni. Nel mio ambiente islamico ero reputata una giovane donna pia che seguiva dolcemente e senza mormorare tutte le leggi religiose e diceva le sue preghiere fedelmente. Non parlavo con alcuno di ciò che sentivo dentro di me. Perché offendere la mia famiglia? Eppure il Dio che pregavo per dovere mi sembrava tanto lontano.
In segreto leggevo libri filosofici e studiavo alcune opere di Sartre e Camus, e questo riuscì soltanto ad aumentare la mia confusione. “Sabiha”, mi dissi, “il Paradiso non è per te, dimenticalo! Non sprecare tempo!”. Ma non servì a niente; qualunque cosa facessi o dicessi, il pensiero di Dio non mi abbandonava mai, neppure per un attimo.

Di nuovo incrociò il mio sentiero
Non ricordo di preciso quando per la prima volta rividi una mia amica, che da tempo avevo perso di vista. Ciò che mi ricordo invece è il mio stupore perché il carattere di quella ragazza, che avevo conosciuto bene in passato, era cambiato completamente. Me la ricordavo come una giovane petulante, che aveva sempre da ridire su tutto e su tutti. Ora invece il suo viso era splendente e mi dichiarò, senza preamboli, che si sentiva molto felice! Aveva trovato, mi disse, soddisfazione e gioia in Cristo Gesù.
Rimasi sbalordita e cominciai a porle delle domande. Cosa aveva fatto Gesù sulla terra? E cosa c’entrava la croce? Era stato veramente ucciso? E se davvero era così, com’era possibile che ora rendesse felici tante persone? Come si poteva entrare in contatto con Lui? Parlammo di Cristo per ore. La mia amica mi disse che ora Gesù era il Signore della sua vita, perché adesso viveva nel suo cuore. Non ci capii niente; cosa le stava succedendo?
Diedi un’occhiata ai libri e agli opuscoli che mi aveva lasciato, ma non progredii granché nella comprensione; dopo tutte le altre cose che avevo già letto non ebbi la pazienza di proseguire la lettura. Di nuovo feci di tutto per distogliere il mio pensiero da Dio e da Gesù Cristo.
Ma che lo volessi o no, Cristo incrociò di nuovo il mio sentiero. Feci conoscenza con delle persone particolarmente gentili, attente, calorose ed ospitali. Esse avevano sempre tempo per me, non mi fecero mai sentire di troppo. Come tutti anche loro avevano pensieri e problemi, eppure splendevano di gioia, di calore e d’amore. Scoprii che anche loro credevano in GESù… A questo punto non potevo più girarci attorno: Gesù non era solamente una figura storica: in qualche modo misterioso influenzava e aiutava la gente. “Se vuoi conoscerLo” – mi dissero i miei nuovi amici – “leggi il Vangelo!”.
Non c’era altra soluzione. Tirai fuori dal cassetto i libri che avevo disprezzato: erano il Nuovo Testamento ed i Salmi di Davide. Poiché avevo già sentito parlare dei Salmi, iniziai da quelli; dopo, su consiglio dei miei conoscenti, aprii il Vangelo. Ed ecco mi accadde qualcosa di meraviglioso: lessi senza fiato un capitolo dietro l’altro e non riuscii più a fermarmi. Le parole e le opere di Gesù mi commossero profondamente.
“Venite a Me, voi tutti che siete aggravati e travagliati, ed Io vi darò riposo” (Matteo 11:28).
“I vostri peccati vi sono perdonati per mezzo del Suo nome” (1 Giovanni 2:12).
ERA VERAMENTE COSì? I MIEI peccati potevano essere perdonati per mezzo del Suo nome? Mi resi conto che per me ciò sarebbe diventato realtà nel momento in cui avrei aperto il mio cuore a Gesù. La Bibbia diceva che Gesù era risorto e che adesso abitava nel cuore di ogni credente tramite il Suo Spirito Santo. Era LUI che aveva cambiato completamente la mia amica; LUI che rendeva i miei conoscenti così felici, al punto che potevano trasmettere questa gioia ad altri.
Con una preghiera ardente mi arresi a GESù e così LUI mi donò finalmente quella pace che il mio cuore da tanto tempo cercava. Gesù, “l’Uomo della cappella”, “l’Uomo di dolore” del quale profetizzò Isaia, adesso viveva in ME! Sia lodato il Suo meraviglioso nome!

Scrivi una recensione per questo prodotto

Commenti

Devi essere registrato per aggiungere una recensione del prodotto.

Iscriviti alla Newsletter della CLC, ti terremo aggiornato sulle novità, le promozioni e molto altro.

La CLC è un'organizzazione internazionale che ha come scopo la distribuzione di Bibbie, Libri Cristiani e una vasta gamma di prodotti con contenuti Cristiani. La CLC opera in 49 paesi. È rappresentata da più di 170 librerie, 20 centri distribuzione e 18 case editrici. La CLC opera in ogni nazione in forma autonoma, unita però dalla stessa visione.
Conosci di più sulla CLC

Informativa sulla privacy. La e-libreria cristiana è un servizio offerto da Centro del Libro Cristiano S.r.l.. P.IVA: 10391600011.
Copyright © 1999-2017 CLC S.r.l., tutti i diritti riservati.