Il tuo account

E gli angeli rimasero in silenzio - L'ultima settimana di Gesù

E gli angeli rimasero in silenzio - L'ultima settimana di Gesù

  0.00

Fuori Stampa

prodotto fuori stampa non disponibile per l'acquisto
Nostro prezzo  15.90 SFr
Mentre l'ultima sabbia scivolò nella clessidra, che cosa importava? Gli attori avvicinano il palco. I sostegni vengono messi in posizione. Tutto il cielo osserva. E' la settimana molto attesa. Una settimana dove nessun angelo osa cantare. Un silenzio cadde nel cielo mentre Gesù affronta i Suoi ultimi giorni. Notate la decisione nel Suo testo. Ascoltate la convinzione nella Sua voce. Testimoniate al coraggio delle Sue azioni. Vedete la Sua passione... il Salvatore che non abbandonerà i Suoi figli finchè sono salvati. Percepite la Sua potenza... il Dio che non tollera la religione vuota. Ascoltate le Sue promesse... Il Redentore che andrà all'inferno per voi, piuttosto che andare in cielo senza di voi. Con gentilezza ma insieme con audacia, Max Lucado vi aiuterà a vedere il cuore di Cristo e a ricordare quello che veramente importa.
ISBN: 9788880772064
Produttore:
Editrice Uomini Nuovi
Codice prodotto: 9788880772064
Peso: 0.350kg
Rilegatura: Brossura
Lingua: Italiano

Contenuto libro

Ringraziamenti; Prefazione; Troppo poco, troppo tardi, troppo bello per essere vero; Da Gerico a Gerusalemme; Un generale pronto al sacrificio; Religione brutta; Non fate solo qualcosa, state fermi; Amore rischioso; Il tizio con l'asino; Venditori ambulanti e ipocriti; Il coraggio di sognare ancora; Dei cavalli e delle compassioni; Siete invitati; Manipolazione bocca a bocca; Quale uomo non osa sognare? Il cursore o la croce? Una fede senza ingombri; riuscire a sopravvivere nella vita; Storie dei castelli di sabbia; Siate pronti; La gente con le rose; Serviti del migliore; Egli vi ha scelti; Quando il vostro mondo vi si ritorce contro; La vostra scelta; Il più grande miracolo; Una preghiera rivelatrice; La tomba nascosta; Penso che ricorderò per sempre quel cammino; Guida allo studio.

Capitolo gratuito

Capitolo 1


TROPPO POCO, TROPPO TARDI, TROPPO BELLO PER ESSERE VERO

?Cos? gli ultimi saranno primi e i primi ultimi?
(Matteo 20:16)


L?unica cosa pi? lenta della camminata di Ben era la sua pronuncia strascicata. ?Guarda ragazzo? egli stiracchi? le sue parole e attese un mese fra una frase e l?altra, ?sembra che siamo di nuovo io e te?.
I capelli bianchi come la neve ondeggiavano sotto il suo berretto da baseball. Spalle incurvate. Viso segnato da sette decadi di inverni nel Texas dell?ovest.
Ci? che ricordo di pi? sono i suoi occhi bruni. Irsute sopracciglia sulla sua fronte. Millepiedi che giravano insieme ai suoi occhi.
Guardava per terra quando parlava. Era gi? piccolo di statura e questo lo faceva sembrare ancora pi? piccolo. Quando voleva far notare qualcosa alzava gli occhi e vi dava un?occhiata veloce attraverso le sopracciglia folte. Lui sparava queste occhiate a chiunque metteva in dubbio la sua capacit? di lavorare nel campo del petrolio. Ma la maggior parte della gente lo faceva ugualmente.
Se ho conosciuto Ben lo devo a mio padre perch? era convinto che le vacanze per i ragazzi fossero un?occasione per guadagnare. Che ci piacesse o no, fosse Natale, estate o il giorno del Ringraziamento, mio padre svegliava mio fratello e me prima che spuntasse il sole e ci portava in una delle locali aziende che fornivano mano d?opera per vedere se potevamo essere ingaggiati per la giornata.
Il lavoro in campo petrolifero ha tanti su e gi? quanti ne fanno le grosse trivelle che perforano i pozzi, perci? a meno che non foste un uomo d?azienda o non aveste un vostro equipaggio, non c?era garanzia di lavoro. I procacciatori di mano d?opera si presentavano molto prima del capo. Non faceva alcuna differenza chi arrivava per primo, al contrario, ci? che importava erano la forza della vostra schiena e l?esperienza maturata.
E proprio per questo io e Ben avevamo poche speranze. Io avevo una buona schiena, ma non avevo esperienza; Ben aveva mani callose, ma non aveva forza.
Perci?, a meno che non ci fosse un qualche grosso lavoro speciale che richiedeva pi? la quantit? che la qualit? degli operai, di solito io e Ben venivamo scartati.
La situazione della mattinata divenne cos? scontata che adesso, vent?anni dopo, posso ancora assaporarla e riviverla.
Posso ancora sentire il vento gelido che pungeva le mie orecchie nel buio del primo mattino. Posso sentire ancora la maniglia gelata della pesante porta di metallo che dava nel capannone. Posso ancora ascoltare la rauca voce di Ben provenire dalla stufa davanti alla quale era gi? seduto.
?Chiudi la porta, ragazzo. Diventer? pi? freddo prima che faccia pi? caldo?.
Io seguivo la luce dorata che proveniva dalla stufa attraverso il buio capannone e giravo la schiena verso il fuoco guardando Ben. Lui fumava seduto su un barile da 50 galloni vuoto. I suoi stivali da lavoro erano a 20 centimetri dal suolo e il bavero del suo cappotto era arrotolato attorno al collo.
?Sono sicuro che oggi ho bisogno di lavorare, ragazzo. Sicuro che ho bisogno di lavoro?.
Altri lavoratori cominciavano ad entrare alla spicciolata. Ognuno che entrava riduceva le nostre possibilit? di lavoro. Presto l?aria era satura di rumore, di fumo, di battute volgari e di proteste per il fatto di dover lavorare con un tempo troppo freddo perfino per i conigli.
Ben non parla mai molto.
Un momento dopo entrava il caposquadra. ? buffo, ma io diventavo un po? nervoso quando il capo entrava nel capannone per leggere la lista. Con l?eloquenza di un sergente d?addestramento diceva in tono perentorio di che cosa aveva bisogno e chi voleva.
?Oggi servono sei mani per pulire un impianto? oppure ?Per mettere una nuova linea nel campo sud ne avr? bisogno di otto?. E poi leggeva la sua lista, ?Buck, Tom, Happy e Jack venite con me?.
C?era un certo senso di onore nel sentirsi scelti? qualcosa di speciale nell?essere scelti anche se era per scavare dei fossi. Ma proprio come si provava un certo senso di onore nell?essere scelti, c?era un certo senso di vergogna nell?essere lasciati fuori. Ancora una volta.
Nell?organizzazione petrolifera, il solo gradino pi? in basso della manovalanza era la fila dei disoccupati.
Se non eri capace di saldare, allora potevi sgrossare. Se non eri capace di sgrossare, allora potevi fare la manutenzione dei pozzi petroliferi. Se non potevi fare manutenzione allora facevi il manovale. Se non potevi fare il manovale?
Erano pi? le volte che Ben e io non potevamo fare i manovali. Quelli di noi che erano stati scartati sarebbero rimasti intorno alla stufa per pochi minuti cercando scuse sul fatto che in ogni modo non volevano andare a lavorare.
Ben presto ognuno se ne sarebbe andato a girovagare lasciando me e Ben soli nel capannone. Non avevamo un posto migliore dove andare. D?altronde non si poteva mai sapere quando poteva affacciarsi un?altra possibilit? di lavoro. Cos? aspettavamo.
E allora Ben avrebbe raccontato. Intrecciando fatti veri e finzioni egli avrebbe dipanato storie sulla cattura di animali selvatici con verghe divinatorie e muli. L?alba sarebbe diventata giorno mentre noi due sedevamo o su cerchioni vecchi o su secchi di vernice percorrendo le polverose strade dei ricordi di Ben.
Eravamo proprio una coppia. Per molti versi eravamo agli opposti: io appena quindicenne, Ben che entrava nel suo settantesimo inverno. Io ricciuto e convinto che il meglio doveva ancora venire. Ben, segnato e incallito che viveva nell?abbraccio del passato.
Ma diventammo amici. Perch? in campo petrolifero noi eravamo di solito tagliati fuori. Compagni di sconfitte. Il ?troppo giovane e il troppo vecchio?.
Sapete di che cosa sto parlando? Siete anche voi uno di questi?
Sherri lo ?. Dopo tre bambini e dodici anni di matrimonio, suo marito ha trovato un nuovo modello di moglie. Sherri ? stata lasciata da parte.
Mr. Robinson lo ?. Trent?anni nella stessa azienda gli avevano fruttato un incarico al vertice. Quando il dirigente capo and? in pensione egli pens? che ormai era solo questione di tempo. Ma invece il consiglio di amministrazione fu di diverso avviso. Volevano gente giovane. L?unica cosa che Mr. Robinson non era. Fu scartato.
Manuel pu? raccontarvelo. Almeno lui l?avrebbe fatto se avesse potuto. ? duro essere uno di nove figli in una casa priva di padre nella Vallata del Rio Grande. Per Manuel era anche pi? duro. Lui era sordomuto. Anche se c?era una scuola per sordomuti lui non aveva potuto frequentarla per mancanza di denaro.
?Una palla perduta nell?erba alta?.
?Un giorno di ritardo e la mancanza di un dollaro?.
?Un piccolo ragazzo in un mondo grande?.
?Un mattone che manca per fare il carico?.
Scegliete la frase, il risultato ? ancora lo stesso. ? stato detto troppe volte che solo la frutta marcia viene scartata, e cominciate a crederlo. Cominciate a credere di essere ?troppo giovani o troppo vecchi?.
Se in questo vi sentite descritti, allora avete in mano il libro giusto nel momento giusto. Vedete, Dio ha una speciale passione per i dimenticati. L?avete notato? Vedete le sue mani posate sulla pelle purulenta del lebbroso?
Vedete il volto della prostituta raccolto nel cavo delle sue mani? Notate come risponde al tocco della donna con l?emorragia?
Lo vedete con le braccia che circondano il piccolo Zaccheo?
Ancora e ancora Dio vuole che noi riceviamo il messaggio: Egli ha una particolare passione per i dimenticati. Ci? che la societ? respinge, Dio lo accoglie. Ci? che il mondo cancella egli lo sceglie. Forse ? per questo che Ges? raccont? la storia dei lavoratori ingaggiati.
? la prima storia della sua ultima settimana. ? l?ultima parabola che racconter? prima di entrare a Gerusalemme. Una volta all?interno delle mura della citt?, Ges? diventer? un uomo braccato. La clessidra verr? girata, inizier? l?ultimo conto alla rovescia e comincer? il caos.
Ma non ? Gerusalemme. Ed egli non si sta rivolgendo ai suoi nemici. ? in territorio di Gerico ed ? con i suoi amici. E per loro egli racconta questa parabola di grazia.
Un certo proprietario terriero aveva bisogno di lavoratori. Alle 6 del mattino egli scelse la sua squadra, pattuirono una paga ed li mise al lavoro. Alle 9 del mattino torn? all?agenzia di collocamento e ne scelse alcuni altri. Ritorn? a mezzogiorno e poi alle 3 del pomeriggio e alle 5, avete indovinato, fu ancora di ritorno.
Ora il punto focale della storia ? la rabbia degli operai che avevano lavorato 12 ore che esplose quando agli altri operai venne pagato un identico salario. Questo ? un grande messaggio, ma lo serberemo per un altro libro.
Io voglio puntualizzare una scena della storia che viene spesso dimenticata: la scelta.
Potete vederla? ? accaduta alle 9, si ? ripetuta a mezzogiorno e poi alle 3. Ma pi? appassionatamente si ? rinnovata alle 5. Alle cinque del pomeriggio. Ditemi. Qual ? il lavoratore che lavora ancora nei campi alle 5 della sera?
Da tempo i migliori se ne sono gi? andati. I mediocri se ne sono andati all?ora di pranzo. L?ultima fila ? andata via alle 3 del pomeriggio. Che tipo di operai ? rimasto alle 5 del pomeriggio? Per tutto il giorno erano stati scartati. Non erano specializzati. Inesperti. Ignoranti. Stavano appesi con una mano all?ultimo scalino della scala. Alla completa merc? di un padrone compassionevole che offrisse loro un?opportunit? che non meritano.
A proposito, noi eravamo cos?. Prima che diventiamo un po? presuntuosi, dovremmo ascoltare il consiglio di Paolo e guardare a come eravamo quando Dio ci chiam? (1 Corinzi 1:26). Ricordate?
Alcuni di noi erano raffinati e perspicaci ma di sottile cartapesta. Altri non provavano nemmeno a nascondere la disperazione. L?abbiamo bevuta. L?abbiamo fiutata. L?abbiamo colpita. Venduta. La vita era una passione da inseguire. Eravamo un tesoro di caccia per un carniere vuoto in un canyon senza uscita.
Vi ricordate come vi sentivate? Ricordate il sudore sulla vostra fronte e la spaccatura che avete provato nell?anima? Ricordate come avete cercato di nascondere la solitudine finch? ? diventata pi? grande di voi e avete solo cercato di sopravvivere?
Tenete a mente per un momento questo quadro. Adesso rispondete a questa domanda. Perch? vi ha scelti? Perch? ha scelto me? Onestamente. Perch?? Che cosa avevamo che gli potesse servire?
Intelligenza? Possiamo per un momento onestamente credere che abbiamo - o che avremo mai - un pensiero che egli non abbia avuto?
Forza di volont?? Posso rispettarla. Alcuni di noi sono abbastanza tenaci da camminare sull?acqua se si sentono chiamati a farlo? ma pensare che il regno di Dio avrebbe preso una spanciata senza la nostra determinazione?
E che cosa mi dite del denaro? Noi entriamo nel regno con un piccolo, grazioso gruzzolo. Forse ? per questo che ci ha scelti. Forse il creatore del cielo e della terra potrebbe usare un po? del nostro denaro. Forse colui a cui appartengono ogni respiro e ogni persona, l?artefice della storia sta finendo il proprio capitale e ha visto noi e il nostro inchiostro nero e?
Avete capito?
Noi siamo stati scelti per lo stesso motivo per cui sono stati scelti i lavoratori delle 5. Voi ed io? Siamo i lavoratori delle 5 pomeridiane. Per questo siamo appoggiati alla staccionata del frutteto fumando sigarette che non possiamo permetterci e scommettendo birre, che non compreremo mai, giocando a testa o croce. Lavoratori emigranti senza lavoro e senza futuro. Sul tatuaggio del vostro braccio si legge ?Betty?. Quello sul mio bicipite ? senza nome ma i suoi fianchi si sollevano quando fletto il braccio. Avremmo dovuto cedere e tornare a casa dopo il fischio del mezzogiorno, ma la casa ? la stanza di un motel con una moglie che appena ci vede chieder? ?l?hai trovato o no??.
Perci? aspettiamo. I troppo giovani e i troppo vecchi.
E Ges?? Bene, Ges? ? il giovanotto con il camioncino nero che possiede i terreni della collina. Lui ? il tizio che ci ha visto mentre passava lasciandoci nella sua polvere.
? quello che ha fermato il suo camion, l?ha fatto tornare indietro sino l? dove noi attendevamo.
? quello del quale parlerete a vostra moglie dicendo che camminavate verso la drogheria, con poche monete in tasca. ?Non avevo mai visto prima quel tizio. Lui ha fermato l?auto, ha abbassato il finestrino e ci ha chiesto se volevamo lavorare. Era quasi finita la giornata, ma lui disse che aveva del lavoro che non poteva aspettare. Ti assicuro, Marta, che ho lavorato solo un?ora e lui mi ha pagato l?intera giornata?.
?No, non conosco il suo nome?
?Certo andr? a cercarlo. ? troppo buono per essere vero quel tizio?.
Perch? vi ha scelti? Voleva farlo. Dopo tutto siete suoi. Lui vi ha fatti. Vi ha portati a casa. Gli appartenete. E ogni tanto batte sulle vostre spalle per ricordarvi questo fatto. Non importa quanto a lungo abbiate atteso o quanto tempo abbiate sprecato, siete suoi e lui ha un posto per voi.

>< >< ><

?Voi, ragazzi, avete ancora bisogno di lavoro??
Ben salt? gi? dal barile e rispose per tutti e due. ?S? signore?.
?Raccogliete i vostri berretti e il pranzo e saltate sul camion?.
Non ce lo facemmo ripetere due volte. Io avevo gi? consumato il mio pranzo, ma ugualmente presi con me il secchiello. Saltammo sul pianale di dietro e ci appoggiammo alla cabina. Il vecchio Ben si mise in bocca una sigaretta e circond? con le mani il fiammifero per proteggerlo dal vento. Quando il camion cominci? a muoversi, parl?. Anche se sono trascorsi vent?anni posso ancora vedere i suoi occhi brillare attraverso le folte sopracciglia.
?Ci si sente bene ad essere scelti, vero ragazzo??
Certo Ben. Di sicuro.

Scrivi una recensione per questo prodotto

Commenti

Devi essere registrato per aggiungere una recensione del prodotto.

Iscriviti alla Newsletter della CLC, ti terremo aggiornato sulle novità, le promozioni e molto altro.

La CLC è un'organizzazione internazionale che ha come scopo la distribuzione di Bibbie, Libri Cristiani e una vasta gamma di prodotti con contenuti Cristiani. La CLC opera in 49 paesi. È rappresentata da più di 170 librerie, 20 centri distribuzione e 18 case editrici. La CLC opera in ogni nazione in forma autonoma, unita però dalla stessa visione.
Conosci di più sulla CLC

Informativa sulla privacy. La e-libreria cristiana è un servizio offerto da Centro del Libro Cristiano S.r.l.. P.IVA: 10391600011.
Copyright © 1999-2017 CLC S.r.l., tutti i diritti riservati.