Questo volume è formato da una serie di sermoni predicati regolarmente ogni Venerdì sera nella chiesa di Westminster Chapel a Londra. Questi incontri si svolsero ogni anno a partire dal mese di Ottobre sino alla fine di Maggio, escluse le vacanze natalizie e pasquali. La serie sull’Epistola ai Romani iniziò nel mese di Ottobre del 1955 e terminò nel Marzo del 1968 al capitolo 14:17.Ci sono alcuni aspetti su cui vorrei richiamare la vostra attenzione spiegandoli.Il 3° volume rappresenta il “cuore” dell’Epistola ai Romani. Non che i precedenti brani siano meno importanti, anzi al Capitolo Uno ho cercato di spiegare che la sezione di apertura della Lettera è fondamentale per comprendere la dottrina della giustificazione per fede. Tuttavia i fatti cruciali così come le difficoltà sorgono proprio nel punto in cui ha inizio il presente volume. Perciò sin dalle prime fasi ho ritenuto opportuno fare un riassunto dei 2 capitoli e mezzo precedenti affin di poter accedere in modo diretto alle grandi dottrine della giustificazione per fede e dell’espiazione.I sermoni contenuti in questo volume, a parte il primo, furono predicati durante i venerdì sera nel periodo di tempo che va dal Febbraio all’Ottobre del 1957. Ciò mi obbliga a dire qualcosa sulla loro forma. Queste predicazioni sono sermoni espositivi che a parte piccole correzioni ed aggiustamenti vari vennero predicati così come sono stati stampati. Non sono quindi delle lezioni né dei commenti versetto per versetto o pagina dopo pagina, ma sono esposizioni aventi forma di sermoni. Questa è stata sempre la mia visione circa il modo in cui la Scrittura dovrebbe essere esposta.I commentari sono un grande aiuto perché ci fanno raggiungere la corretta verità di un testo, tuttavia non possono essere altro che un’impalcatura utile per la costruzione di una casa. Per di più, è essenziale comprendere che un’Epistola come questa è solo il sunto di ciò che l’Apostolo Paolo predicava come spiega al capitolo 1, versetti 11-15. Egli scrisse l’Epistola perché non gli era possibile visitare quei credenti a Roma. Poiché si tratta di una sinossi, se fosse potuto stare con loro non avrebbe detto solo ciò che riportò nella Lettera. Avrebbe predicato un’infinita serie di sermoni come era solito fare quotidianamente presso la scuola di Tiranno (Atti 19:9) dove spesso andava oltre la mezzanotte (Atti 20:7). Il compito del predicatore e dell’insegnante della Bibbia è quello di aprire ed esporre ciò che qui ci viene trasmesso dall’Apostolo in forma succinta.Ma non solo, dobbiamo sempre ricordare che la Verità di Dio, anche se è principalmente per la mente, è stata voluta anche per impadronirsi ed influenzare tutta la persona. La Verità deve essere sempre applicata ed affrontare un brano della Scrittura nello stesso modo in cui ci si può avvicinare a Shakespeare in maniera puramente intellettuale ed analitica, significa abusare di essa. Le persone si lamentano spesso dei commentari definendoli “aridi come la polvere”. Se così è allora c’è un problema molto serio. Qualunque esposizione del “glorioso evangelo del benedetto Iddio” non dovrebbe mai produrre tale impressione. E’ mia ferma convinzione che abbiamo troppi commentari e troppi studi minuscoli delle Scritture. Il più grande bisogno di oggi è il ritorno ad una predicazione di tipo espositiva. Questo è ciò che accadde al tempo della Riforma, del risveglio Puritano e del Risveglio Evangelico del 18° secolo. Solo quando ritorneremo a quei metodi sapremo mostrare alla gente la grandezza, la gloria e la maestà delle Scritture e del loro messaggio.Ciò ovviamente comporta molte ripetizioni. L’Apostolo stesso, come ho sottolineato in molti di questi sermoni, si ripeteva frequentemente e si dilettava veramente nel farlo. Era così toccato dai molti aspetti della Verità tanto da riprenderli più volte. Da qui deduciamo quindi che c’è qualcosa che manca nella condizione del cristiano che afferma: “Oh sì, lo so bene, mi è già capitato diverse volte di considerarlo”, e che desidera passare oltre verso qualcosa di nuovo. Questa era la mentalità degli ateniesi (Atti 17 :21) e, ahimè, anche oggi esiste lo stesso problema.Io ho cercato di seguire il metodo apostolico e nulla mi ha donato maggiore gioia ed incoraggiamento mentre esponevo questi sermoni del fatto che circa 1.000 o 1.200 persone frequentavano in modo regolare le nostre riunioni benché ognuna di esse durasse circa quarantacinque minuti.La mia speranza è che questo volume e che quelli che un giorno seguiranno, a Dio piacendo, non solo aiutino i cristiani a comprendere maggiormente le grandi dottrine centrali della nostra Fede, ma che esse li riempiano “di gioia ineffabile e gloriosa” e li spingano nella condizione di essere “perdutamente meravigliati, innamorati ed in adorazione”.Questi sermoni possono essere stampati grazie all’apporto prezioso della Signora E. Burney che durante tutti questi anni ha dattiloscritto i sermoni dalle audio cassette. Colgo l’occasione per ringraziarla.Anche S. M. Houghton mi ha risparmiato innumerevoli guai aiutandomi nella correzione dei testi destinati alla pubblicazione. Il mio lavoro sui testi dattiloscritti è stato fatto principalmente a Cincinnati, in Ohio, negli USA, durante l’estate del 1969 dove io e mia moglie abbiamo potuto godere della comunione dei coniugi A. M. Kinney i quali sono conosciuti in tutta l’America per il loro zelo nell’opera del Signore.Come sempre, il più grande aiuto ed incoraggiamento sono giunti da colei che è “il mio critico migliore”.