Il Libro dei Re come una fonte utile ma non critica di informazione storicaI e II Re come testo teso alla predicazione della parola scritturaleLinee-guida per l'impiego di I e II Re nella predicazione e nell'insegnamentoPer Richard D. Nelson la parziale storicità dei Libri dei Re - confermata da alcune scoperte archeologiche - è oggi assai meno interessante dei suoi aspetti letterariSpesso in chiave religiosa, con Dio come protagonista, la narrazione delle vicende del popolo ebraico di I e II Re - dalla morte di Davide alla distruzione di Gerusalemme e alla deportazione a Babilonia - è infatti assai lontana da una moderna concezione della storia e della storiogafiaInvitando a leggere i due libri biblici come un esempio di letteratura teologica, Nelson considera così gli avvenimenti raccontati in termini di trama drammatica funzionale all'annuncio della Parola di DioPer il lettore contemporaneo, il significato del testo viene quindi alla luce proprio nella diretta interazione - letterariamente efficace - fra il testo e la sua singolarità