L'annuncio del regno di Dio risale al nucleo più specifico della predicazione di Gesù. Ma stabilire le linee fondamentali di questo annuncio, precisarne il senso, è una operàzione estremamente complessa, che ha dato luogo nel corso della storia a interpretazioni divergenti e incomponibili. Prima di procedere a qualsiasi tentativo di spiegazione e di giungere a ricostruzioni sintetiche bisogna anzitutto rendersi conto che ci si trova di fronte a un materiale molto complesso e stratificato.
Il termine e il concetto di regno di Dio non sono stati creati da Gesù: si tratta di un termine e di un concetto che si sono sviluppati nell'ambiente giudaico-palestinese posteriore all' Antico Testamento, ma che già nell' Antico Testamento hanno una loro fondamentale preistoria. Non si può tuttavia dire che la predicazione di Gesù sull'avvento del regno di Dio si colleghi in modo particolare a una determinata tendenza del Giudaismo. Gesù proclama un annuncio che non ricorre nel Giudaismo e lo pone al centro della sua predicazione: «Il regno di Dio è vicino».
Il Goppelt osserva giustamente che occorre «registrare con esattezza la maniera con cui Gesù parla della venuta del regno di Dio: egli parla non soltanto di una venuta futura, ma anche di una venuta presente. Come può il Regno venire nello stesso tempo nel presente e nel futuro? ... Questo è il problema chiave posto dalle parole di Gesù».
La complessità del problema ha dato luogo nel corso della storia a una serie di interpretazioni: in ogni corrente interpretativa ricorrono dei dati comuni, anche se incastonati in quadri storici lontani l'uno dall'altro e dipendenti da premesse culturali e sociali differenziate. Nella ricerca di chiarire il senso del messaggio cristiano può essere di qualche utilità stendere una rassegna sommaria, a struttura schematica, di questi modelli interpretativi.
Fisseremo la nostra attenzione via via su ciascuna delle interpretazioni che si sono succedute o che si sono contrapposte nei vari periodi storici, esaminando i criteri orientatori e le caratteristiche dottrinali che conferiscono a ciascuna di esse la sua fisionomia distintiva. A conclusione di questa analisi cercheremo, nei limiti di una indagine, condizionata dai nostri quadri culturali moderni, di mettere a fuoco la visuale del regno di Dio quale ci sembra possa essere ricavata nella sua struttura evangelica originaria dai documenti del Nuovo Testamento.