La Lettera di Giuda, tristemente attuale, preannuncia l'apostasia che fin dal primo secolo si andava delineando e che, nel corso del tempo, ha preso sempre più piede fra le chiese cristiane.
Questa preziosa lettera ci esorta a non abbandonare le verità che la Parola insegna e a rimanere fermi e zelanti per glorificare Dio anche nei momenti più difficili, contrastando il male che avanza con inquietante rapidità.
Ma non dobbiamo perderci d'animo perché Dio è fedele e, come conclude la lettera, può preservarci da ogni caduta e farci comparire "irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria" (v. 24).
Questo commentario non porta il nome dell'autore perché è il risultato di una serie di studi biblici tenuti a Parigi nel 1946.