Scrivendo ai corinzi Paolo va incontro agli immediati bisogni di una chiesa locale, ma come fa notare l'Autore del commentario sarebbe un errore considerare questo scritto poco importante nei confronti dei problemi odierni.
La comunità corinzia era situata in una città cosmopolita, multi-religiosa e ricca; la condotta e il pensiero dei suoi membri rivelavano sconcertanti irregolarità tipiche di chiese in simili ambienti: all'interno della chiesa c'erano divisioni; alcuni membri non prendevano una posizione ben chiara dinanzi alla necessità di una rottura con i comportamenti di gran parte della società pagana; altri avevano difficoltà ad abbandonare la sensualità, un tempo considerata come qualcosa di divino; idee erronee sull'importanza della conoscenza, sui doni spirituali e sulla risurrezione di Cristo e dei suoi, alimentavano uno spirito di contenzione. Potremmo quasi considerare questa lettera come un breve trattato scritto per i nostri giorni.
Il cuore dell'uomo non cambia e i principi su cui Paolo si basava sono importanti -lo erano per i corinzi del primo secolo, lo sono per noi oggi.