Magica e sorprendente più che mai, l'Autrice di Piedi di Cerva porta con sé il lettore a frequentare una straordinaria scuola elementare, i cui maestri-bambini sono gli apostoli Pietro e Marco. Questo nella prima parte del libro.
Nella seconda parte - in compagnia di una folla di personaggi indimenticabili - si fa apprendistato in una clinica molto speciale, quella di Luca, per verificare la bontà dell'insegnamento scolastico.
Ma di che materia si tratta? Che cosa s'impara? S'impara la materia del «Sacro Prodigio»: in altre parole, s'impara a fare i miracoli, qualcosa che pare i cristiani abbiano dimenticato del tutto e a cui - invece - il Maestro li aveva espressamente invitati. Non attraverso qualche magia, ma tramite quella profonda trasformazione e purificazione di sé che è ben più di una magia, se vissuta in comunione con il Signore.
Il libro è scritto con quel candore, quel senso della meraviglia, quel gusto genuino delle cose divine che fa della Hurrnard una scrittrice inimitabile.