A differenza di altre opere teologiche sull'argomento, l'autore propone i risultati delle sue ricerche e del suo insegnamento in uno stile innovativo e lo fa in tre modi:
- Il primo, in quanto all'organizzazione del materiale raccolto.
- Il secondo, perché l'autore concentra la sua argomentazione sulla centralità di Cristo nella teologia del nuovo patto.
- Il terzo, per lo spazio dato ad alcune problematiche trascurate in altri compendi perché considerate "non tecniche", come ad esempio la discussione intorno all'etica.
Da segnalare:
- l'enfasi posta sulla centralità del perdono;
- una corretta esegesi nell'affrontare l'argomento del dono del discrnimento degli spiriti;
- l'excursus su 1 Corinzi 11:20 e Apocalisse 1:10.
L'opera pertanto può essere considerata un grosso contributo agli studi del Nuovo Testamento nell'ambito della letteratura evangelica italiana. Inoltre, pur essendo un'opera di consultazione di notevole spessore, si oresenta scorrevole e da leggere tutta d'un fiato.