Suddiviso in tre volumi, il commento diretto da Gregory K. Beale e Donald A. Carson è opera di specialisti che passano al vaglio in modo sistematico tutte le citazioni e le allusioni che il Nuovo Testamento fa dell'Antico.
Scandita secondo la successione degli scritti nel canone neotestamentario, l'opera illustra in modo articolato e al tempo stesso puntuale come ogni singolo testo neotestamentario si serva di passi veterotestamentari secondo prospettive e per finalità teologiche peculiari.
Ogni singola citazione o allusione è approfondita sia nel contesto attuale nel Nuovo Testamento sia nel contesto originario veterotestamentario da cui essa proviene, come anche nell'ottica in cui il giudaismo del tempo o il giudaismo antico in generale si ponevano in rapporto al passo o alla fonte veterotestamentaria in questione.
Sulla base di questo esame preliminare, la singola citazione o allusione è studiata nella sua specifica funzione argomentativa e letteraria e infine teologica che essa assolve nel testo neotestamentario in cui è ripresa.
Il terzo volume dell'opera commenta le lettere ai Filippesi, ai Colossessi, I e 2 Tessalonicesi, le lettere Pastorali, agli Ebrei, di Giacomo, di Pietro e di Giovanni, di Giuda e l'Apocalisse di Giovanni.