Agostino ha scritto le COnfessioni tra il 397 e il 400, quando era circa quarantacinquenne. Da poco più di dieci anni aveva avuto la crisi religiosa decisiva, e nella veglia pasquale del 387 era stato battezzato dal Vescovo di Milano, Ambrogio. In quest'opera egli narra la sua vita, e soprattutto l'esperienza spirituale che accompagnò la sua conversione, in un continuo dialogo con Dio. Agostino santo ci presenta Agostino uomo in una riflessione introspettiva che coglie la presenza di Dio, "più intimo della propria intimità", in ogni momento della vita. Sii tratta di una "confessione" nel duplice senso che il Latino da' a questo termine: confessare la propria miseria, confessare la grandezza della misericordia di Dio. Per questo, dopo sedici secoli, l'uomo in ricerca trova in questo libro un po' di se stesso, un po' delle proprie "confessioni". Introduzione, traduzione e note di Aldo Landi.