Viaggi fino alla fine del mondo, creature fantastiche, epiche battaglie tra il Bene e il Male: cosa potrebbe aspettarsi di più un lettore?
Pubblicati tra 1950 e 1956, i sette volumi del ciclo di Narnia sono stati scritti dall'autore spinto dalla suggestione di un incubo pieno di leoni e da un rinnovato interesse per l'antica simbologia cristiana.
In questo ciclo, ormai ritenuto un capolavoro che trascende il genere fantasy, annoverato tra i classici della letteratura inglese del Novecento, si intrecciano la più sfrenata fantasia di un ex bambino sensibile e sognatore con l'immensa cultura di un noto medievalista dell'Università di Oxford, amico e collega J.R.R. Tolkien.
Il risultato sono sette splendidi romanzi fantastici dal ritmo incalzante, animati da un'incredibile girandola di personaggi (fauni, ninfe, streghe, animali parlanti, eroici guerrieri e perfino Babbo Natale), che sono diventati nel mondo anglosassone i più importanti classici moderni per ragazzi, letti e apprezzati da lettori di ogni età e formazione culturale.
A testimonianza della celebre affermazione dell'autore secondo cui "un libro non merita di essere letto a dieci anni, se non merita di essere letto anche a cinquanta".