Il volume raccoglie numerosi saggi sparsi, i più celebri, frutto di lezioni all'università, e articoli giornalistici: è possibile così cogliere la vastità degli interessi di Lewis, medievalista e seicentista, ma anche recensore entusiasta delle opere dei suoi contemporanei, da Orwell a Tolkien, da C. Williams a D. Sayers.
Il saggio su Tolkien e Il signore degli Anelli è tra i contributi critici più belli sul tema. Lewis riflette anche sui propri romanzi fantastici, descrivendone il processo di immaginazione e scrittura.