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Un amore degno di essere dato - Vivere nella sovrabbondanza dell'amore di Dio

Un amore degno di essere dato - Vivere nella sovrabbondanza dell'amore di Dio

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Debole in amore - Ti riesce difficile amare? C'è qualcuno nel tuo mondo che proprio non riesci a perdonare? La tua pazienza è una specie in via d'estinzione? La bontà una virtù dimenticata? In questo caso, hai dimenticato probabilmente un passo, un primo passo essenziale: vivere amato. Dio ti ama. Personalmente. Potentemente. Appassionatamente. Altri hanno promesso e sono venuti meno. Ma Dio ha promesso e ha mantenuto. Amare gli altri non è facile. Chi infrange i voti, chi distorce la verità. Gli avidi e i traditori che incontriamo, coloro con cui lavoriamo e che sposiamo. Come fai ad amare qualcuno che è difficile amare? Forse, il primo passo d'amore dovrebbe essere compiuto non verso gli altri, ma verso Dio. Dopotutto non puoi dare ciò che non hai. Non abbiamo in noi un amore in grado di salvare un matrimonio. Nel nostro cuore non c'è una devozione in grado di preservare un'amicizia. Abbiamo bisogno dell'aiuto di una fonte esterna. Abbiamo bisogno di una trasfusione. Forse il libro che hai tra le mani è proprio ciò di cui hai bisogno.
ISBN: 9788880773030
Produttore:
Editrice Uomini Nuovi
Codice prodotto: 9788880773030
Lingua: Italiano

Contenuto libro

La mia riconoscenza; Il principio 7:47; La nave ammiraglia dell'amore; Il tuo quoziente di benevolenza; Infiammato; La zona "senza ordine di beccata" di Dio; Un appello alla cortesia abituale; Elimina l'io dal tuo occhio; La sorgente dell'ira; Il cuore pieno di offese; La prova dell'amore; L'amore ? un pacchetto completo; Un mantello d'amore; L'anello della fede; Quando la tua speranza scarseggia; avrebbe potuto rinunciare; Amore inesauribile; Guida alla discussione.

Capitolo gratuito

Il principio 7:47

?Noi amiamo perch? egli ci ha amati per primo?
(1 Giovanni 4:19).


Potrebbero due persone essere pi? differenti?
Lui viene guardato dal basso in alto. Lei viene guardata dall?alto in basso.
Lui ? un capo religioso. Lei ? una prostituta.
Lui si guadagna da vivere promuovendo i valori. Lei si ? guadagnata da vivere infrangendoli.
Lui ha organizzato il ricevimento. Lei lo sta rovinando.
Chiedi agli altri abitanti di Capernaum di indicarti chi tra le due persone ? la pi? pia e sceglieranno Simone. Perch?, dopotutto, ? uno studioso di teologia, un uomo del clero. Chiunque indicherebbe lui. Chiunque, cio?, all?infuori di Ges?.
Ges? li conosceva entrambi. E Ges? avrebbe scelto la donna. Ges? sceglie la donna. E, cosa ancora pi? sorprendente, spiega a Simone perch?.
Non che Simone voglia saperlo. La sua mente ? altrove. Come ha fatto questa donnaccia a entrare in casa mia? Non sa contro chi urlare per primo, se contro la donna o contro il servitore che l?ha lasciata entrare. Dopotutto questa cena ? un ricevimento ufficiale: solo su invito. Il fior fiore. La cr?me de la cr?me. Chi ha lasciato entrare la plebaglia?
Simone ? adirato. Ma guardatela, prostrata ai piedi di Ges?. E li bacia pure! Ma dai! Se Ges? fosse chi dice di essere, non vorrebbe avere nulla a che fare con questa donna.
Ecco una delle lezioni che Simone impar? quel giorno: non pensare nulla che non vuoi che Ges? senta. Perch? Ges? ud? i suoi pensieri e, quando ci? accadde, volle condividerne qualcuno dei suoi.

?E Ges?, rispondendo gli disse: Simone, ho qualcosa da dirti. Ed egli: Maestro, di? pure. Un creditore aveva due debitori; l?uno gli doveva cinquecento denari e l?altro cinquanta. E poich? non avevano di che pagare condon? il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amer? di pi?? Simone rispose: Ritengo sia colui al quale ha condonato di pi?. Ges? gli disse: Hai giudicato rettamente. E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non mi hai dato dell?acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai versato l?olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Perci?, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perch? ha molto amato; ma colui a cui poco ? perdonato, poco ama? (Luca 7:40-47).

Simone invita Ges? in casa sua, ma lo tratta come uno ziastro indesiderato. Nessuna abituale cortesia. Nessun bacio di benvenuto. Nessun lavaggio dei piedi. Niente olio sul capo.
O, in termini contemporanei, nessuno gli aveva aperto la porta, preso il soprabito, stretto la mano. Il conte Dracula aveva maniere migliori.
Simone non fa nulla per far sentire Ges? desiderato. La donna, invece, fa tutto ci? che Simone ha trascurato di fare. Non viene fatta menzione del suo nome. Conosciamo soltanto la sua reputazione: una peccatrice. Con ogni probabilit? una prostituta. Non ha l?invito per il ricevimento, non ha una posizione nella comunit?. Immagina una prostituta che si presenta in canonica per la festa di Natale organizzata dal pastore. Le teste si voltano. Le facce arrossiscono.
Ma le opinioni della gente non le impedirono di presentarsi. Non ? venuta per loro. ? venuta per lui. Ogni sua mossa ? calcolata e significativa. Ogni suo gesto ? prodigo. Appoggia la guancia contro i suoi piedi, ancora pieni di polvere per il cammino. Non ha acqua, ma ha lacrime. Non ha asciugatoio, ma ha i suoi capelli. E quello che ha, lo usa per lavare i piedi di Ges?. Secondo la traduzione The Message: ?Fece piovere lacrime? sui suoi piedi (Luca 7:44). Apre una fiala di profumo, forse l?unica cosa di valore che possiede, e lo usa per massaggiarne la pelle. L?aroma ? inevitabile quanto l?ironia.
Ti verrebbe da pensare che tra tutti proprio Simone avrebbe dovuto mostrare un tale amore. Non ? forse lui il reverendo della chiesa, lo studioso della Scrittura? Eppure ? duro, distante. E penseresti che una donna del genere eviterebbe Ges?. Non ? forse una creatura della notte, la donnaccia della citt?? Ma lei non pu? resistergli. L?amore di Simone ? calibrato e avaro. L?amore della donna, dall?altro lato, ? prodigo e arrischiato.
Come spieghiamo la differenza tra i due? Formazione? Educazione? Denaro? No, in quanto Simone l?ha superata di gran lunga in tutti e tre gli aspetti.
C?? per? un?area in cui Simone ? lontano anni luce dalla donna. Pensaci. Che scoperta ha fatto in pi? rispetto a Simone? Qual ? il tesoro che custodisce nel suo cuore e che a Simone manca? Semplice. L?amore di Dio. Non sappiamo quando l?abbia ricevuto. Non ci viene riferito in che modo ne sia venuta a conoscenza. Avr? magari colto di sfuggita le parole di Ges?: ?? misericordioso il Padre vostro? (Luca 6:36)? Era nei pressi quando Ges? mostr? compassione nei confronti della vedova di Nain? Non lo sappiamo. Ma sappiamo questo. Era giunta assetata. Assetata a causa della colpa. Assetata a causa del rimorso. Assetata a causa di tutte le notti passate a fare l?amore senza trovarlo. Era giunta assetata.
E quando Ges? le porge il calice della grazia, lei beve. Non si limita a un assaggio o a un sorso. Non immerge un dito e poi lo lecca e nemmeno prende tra le mani la coppa e la sorseggia. Porta invece il liquido alle labbra e beve e lo ingurgita per placare la sua immensa sete di pellegrina. Beve finch? la misericordia le scorre gi? per il mento e lungo il collo e sul petto. Beve finch? ogni centimetro quadrato della sua anima ? umido e tenero. Giunge assetata e beve. Beve a profusione.
Simone, dall?altro lato, non sa neppure di aver sete. Le persone come Simone non hanno bisogno della grazia; la analizzano. Non domandano misericordia; ne discutono e decidono a chi assegnarla. Non ? che Simone non potrebbe essere perdonato; semplicemente non chiede mai di esserlo.
Perci?, mentre lei beve, lui si gonfia. Mentre lei ha amore da dare in abbondanza, lui non ha amore da offrire. Perch?? Per il principio 7:47. Leggi di nuovo quel versetto: ?Colui a cui poco ? perdonato, poco ama? (Luca 7:47). Proprio come un jumbo, il principio 7:47 possiede grandi ali. Proprio come l?aereo, questa verit? pu? elevarti a un altro livello. Leggilo di nuovo: ?Colui a cui poco ? perdonato, poco ama? (Luca 7:47). In altre parole, non possiamo dare ci? che non abbiamo mai ricevuto. Se non abbiamo mai ricevuto amore, come possiamo amare gli altri?
Ma, oh, come ci proviamo! Come se fossimo in grado di far apparire l?amore con la semplice forza di volont?. Come se dentro di noi ci fosse una distilleria di affetto alla quale manca soltanto un pezzo di legno o un fuoco pi? caldo. Lo attizziamo e lo alimentiamo con determinazione. Qual ? la nostra tipica strategia per curare una relazione tormentata? Metterci pi? impegno.
?Mia moglie ha bisogno del mio perdono? Non so come, ma la perdoner??.
?So che far? male, ma cercher? di essere carina con quel farabutto?.
?Mi si chiede di amare il prossimo? Va bene. Caspita, lo far??.
E cos? ci mettiamo di impegno. Denti stretti. Mascella serrata. Ameremo anche se dovessimo morirne! E questo ? ci? che potrebbe capitarci.
Abbiamo forse saltato una fase? Magari il primo passo d?amore dovrebbe essere compiuto non verso gli altri, ma verso di lui? Forse il segreto dell?amore sta nel riceverlo? Puoi dare amore soltanto dopo averlo ricevuto. ?Noi amiamo perch? egli ci ha amati per primo? (1 Giovanni 4:19).
Desideri amare di pi?? Comincia ad accettare la tua posizione di figlio da lui amato. ?Siate dunque imitatori di Dio, perch? siete figli da lui amati; e camminate nell?amore come anche Cristo vi ha amati? (Efesini 5:1-2).
Vuoi imparare a perdonare? Allora considera come sei stato perdonato. ?Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo? (Efesini 4:32).
Hai difficolt? a mettere gli altri al primo posto? Pensa a come Cristo ha messo te al primo posto. ?Pur essendo in forma di Dio, non consider? l?essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente? (Filippesi 2:6).
Necessiti di pi? pazienza? Abbeverati alla pazienza di Dio (2 Pietro 3:9). La generosit? ? una virt? che ti sfugge? Considera allora come Dio ? stato generoso con te (Romani 5:8). Hai problemi a sopportare parenti ingrati e vicini eccentrici? Dio sopporta te quando ti comporti allo stesso modo. ?Egli ? buono verso gli ingrati e i malvagi? (Luca 6:35).
Non possiamo amare in questo modo?
Senza l?aiuto di Dio non possiamo. Oh, forse possiamo riuscirci per un po? di tempo. Come Simone, possiamo aprire una porta. Ma le nostre relazioni hanno bisogno di qualcosa di pi? di un atto formale. Ci sono coniugi che hanno bisogno di un lavaggio dei piedi. Certi nostri amici hanno bisogno di un fiume di lacrime. I nostri figli hanno bisogno di essere cosparsi dell?olio profumato del nostro amore.
Ma se non abbiamo ricevuto noi queste cose, come possiamo darle ad altri? Senza Dio: ?il cuore ? ingannevole pi? di ogni altra cosa? (Geremia 17:9). Non abbiamo in noi un amore in grado di salvare un matrimonio. Non c?? nel nostro cuore una devozione tale da preservare un?amicizia. Abbiamo bisogno di ricorrere a una fonte esterna. Abbiamo bisogno di una trasfusione. Vogliamo amare come Dio ama? Allora dobbiamo cominciare ricevendo l?amore di Dio.
Noi predicatori siamo colpevoli di aver trascurato il primo passo. ?Amatevi gli uni gli altri!? diciamo alla congregazione. ?Siate pazienti, siate benevoli, perdonate?, esortiamo. Ma dire a qualcuno di amare senza prima avergli detto che ? amato, ? come dirgli di compilare un assegno senza prima avergli fatto un versamento sul conto. Non fa meraviglia che cos? tante relazioni siano in rosso. I cuori non hanno amore sufficiente. L?apostolo Giovanni indica la sequenza corretta. Fa un versamento prima di invitarci a compilare l?assegno. Prima di tutto il versamento:

?In questo si ? manifestato per noi l?amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinch?, per mezzo di lui, vivessimo. In questo ? l?amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati? (1 Giovanni 4:9-10).
Poi, dopo aver fatto questo versamento enorme e straordinario, Giovanni ci esorta a tirare fuori il libretto degli assegni: ?Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri? (1 Giovanni 4:11).
Il segreto dell?amore ? vivere amati. ? questo il primo passo trascurato nelle relazioni. Ricordi la preghiera dell?apostolo Paolo? ?Che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori? radicati e fondati nell?amore? (Efesini 3:17). Come un albero trae nutrimento dal terreno, noi traiamo nutrimento dal Padre. Ma se l?albero non ha contatto con il terreno?
Pensavo a questo giusto ieri, mentre disfacevo l?albero di Natale. ? la mia tradizionale incombenza di Capodanno. Rimuovere le decorazioni, portare fuori l?albero e spazzare tutti gli aghi. Sono migliaia! L?albero cade a pezzi. ? colpa di uno scarso attecchimento. Per due settimane quest?albero ? stato trapiantato in un recipiente di metallo. E che cosa pu? venire da un vaso?
Il vecchio Simone aveva lo stesso problema. Aspetto imponente, belle decorazioni, ma cade a pezzi non appena gli dai una spintarella o due.
Ti suona familiare? Imbatterti in certe persone ti lascia fragile, delicato e infruttuoso? Cadi facilmente a pezzi? Se ? cos?, il tuo amore potrebbe essere radicato nel terreno sbagliato. Potrebbe essere radicato nel loro amore, che ? volubile, o nella tua determinazione ad amare, che ? debole. Giovanni ci esorta a dipendere dall?amore ?che Dio ha per noi? (1 Giovanni 4:16). Lui soltanto ? la fonte di potenza.
Molti ci dicono di amare. Soltanto Dio ci d? la potenza per farlo.
Noi sappiamo che cosa Dio vuole che facciamo. ?Questo ? il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo, Ges? Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri secondo il comandamento che ci ha dato? (1 Giovanni 3:23). Ma come possiamo farlo? Come possiamo essere buoni verso chi infrange i voti? Verso chi ci maltratta? Come possiamo avere pazienza con persone che hanno il calore di un avvoltoio e la tenerezza di un riccio? Come possiamo perdonare gli avidi e i traditori che incontriamo, amiamo e sposiamo? Come possiamo amare come Dio ama? Vogliamo farlo. Lo desideriamo tanto. Ma come possiamo riuscirci?
Vivendo amati. Seguendo il principio 7:47: prima ricevi, poi ama.
Vuoi provarci? Portiamo ora questo principio sul monte Everest dei testi sull?amore. Pi? di qualcuno ha acclamato 1 Corinzi 13 come il pi? bel capitolo della Bibbia. Non ci sono parole che pi? di questi versetti toccano il cuore delle persone che amano. E non ci sono versetti che pi? di quelli dal 4 all?8 vanno al cuore del capitolo.
?L?amore ? paziente, ? benevolo; l?amore non invidia; l?amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s?inasprisce, non addebita il male, non gode dell?ingiustizia, ma gioisce con la verit?; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L?amore non verr? mai meno? (1 Corinzi 13:4-8).

Diversi anni fa qualcuno mi invit? a sostituire la parola amore in questo brano con il mio nome. Lo feci e divenni un bugiardo. ?Max ? paziente, Max ? benevolo; Max non invidia; non si vanta, non si gonfia?? Basta! Fermati l?! Sono parole fasulle! Max non ? paziente. Max non ? benevolo. Chiedi a mia moglie e alle mie figlie. Max pu? essere un perfetto imbecille! ? questo il mio problema.
E per anni ? stato questo il mio problema con questo testo. Stabilisce un modello che non sono in grado di seguire. Nessuno ? in grado di seguirlo. Nessuno all?infuori di Cristo. Il brano non descrive forse l?amore incommensurabile di Dio? Inseriamo allora Cristo al posto della parola amore e vediamo se suona vero.

?Ges? ? paziente, Ges? ? benevolo; Ges? non invidia; Ges? non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s?inasprisce, non addebita il male, non gode dell?ingiustizia, ma gioisce con la verit?; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. Ges? non verr? mai meno?.

Invece di lasciare che questi versetti ci ricordino un amore che non siamo in grado di produrre, lasciamo che ci ricordino un amore al quale non siamo in grado di resistere: l?amore di Dio.
Forse anche tu sei tanto assetato di questo tipo di amore. Chi avrebbe dovuto amarti non lo ha fatto. Chi avrebbe potuto amarti non lo ha fatto. Sei stato lasciato in ospedale. Sei stato abbandonato all?altare. Sei rimasto in un letto vuoto. Sei rimasto con un cuore spezzato. Sei rimasto solo con una domanda: ?C?? qualcuno che mi ama??
Ti esorto ad ascoltare la risposta del cielo: Dio ti ama. Personalmente. Potentemente. Appassionatamente. Altri hanno promesso e sono venuti meno. Ma Dio ha promesso e ha mantenuto. Egli ti ama di un amore inesauribile. E il suo amore, se glielo permetti, pu? riempirti e lasciarti con un amore degno di essere dato.
Allora vieni. Vieni assetato e bevi a profusione.
La pazienza ? il tappetino rosso sul quale
la grazia di Dio si avvicina a noi.

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Capitolo 2

La nave ammiraglia dell?amore

?L?amore ? paziente?
(1 Corinzi 13:4).

Vedi la gente che si nasconde in casa? Siamo noi. Quelli acquattati nella tromba delle scale? Siamo io e te. Ci nascondiamo dai creditori. ? la vigilia dello sfratto. La banca ci ha concesso un solo giorno per pagare l?ipoteca. Gli agenti delle carte di credito si sono accampati sul prato davanti alla casa. Gli strozzini hanno il nostro numero in composizione rapida. Ma noi siamo falliti. Abbiamo consumato il nostro ultimo buono alimentare.* L?acqua ? stata staccata, l?auto ? stata ripresa, i mobili sono stati confiscati e adesso il funzionario delle imposte sta bussando alla porta. Esige il pagamento di tasse arretrate. ?So che siete in casa. Aprite!?
E noi apriamo. Ci dice a quanto ammonta il nostro debito e noi gli ricordiamo che dalle rape non si ottiene sangue. Menziona il carcere e a questo punto un letto caldo lontano dai creditori non suona poi cos? male.
Proprio mentre si accinge a chiamare lo sceriffo, il suo cellulare squilla. ? Washington. Il presidente vuole parlarci, vuole una spiegazione da parte nostra. Noi non ne abbiamo. Non abbiamo modo di difenderci. Possiamo soltanto supplicarlo di avere pazienza. Lui ascolta in silenzio e poi chiede di ripassargli l?agente. Mentre il presidente parla, il funzionario annuisce con il capo e dice: ?Sissignore? Sissignore? Sissignore?. Poi chiude la conversazione e guarda prima verso di te e quindi verso di me. ?Non so chi conoscete, ma il vostro debito ? pagato?, dice strappando i documenti e lasciando cadere a terra i frammenti di carta.
Forse non sapevi che Dio ha fatto per noi proprio questo. Forse nessuno ti ha mai parlato ?della sua pazienza e della sua costanza"...

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